*_ Oggi abbiamo avuto il piacere di poter incontrare il professore Roberto Moliterni che ci ha parlato di come si realizza un film, gli strumenti che occorrono per realizzarlo, quanto capitale richiede per produrlo, e chi lo investe. Ad esempio per realizzare una sceneggiatura abbiamo bisogno di un soggetto di 10-15 pagine in cui si racconta la storia, deve essere seduttivo per poter convincere i produttori, il ministero a investire i soldi, gli attori.
La sinossi invece è la sintesi estrema della sceneggiatura.
Il professore ci ha raccontato di come è iniziata la sua passione per la sceneggiatura, era alle elementari e per farsi notare dalla ragazza che gli piaceva, le indirizzava tutti i racconti che scriveva, nelle lezioni di italiano, purtroppo non riuscì a fare colpo su di lei, ma gli rimase la passione della scrittura. Poi ci raccontò la storia dello scrittore Fëdor Dostoevskij, che già dall'età di 17-18 anni dopo la morte dei genitori, iniziò ad avere problemi di salute e per sfuggire alla solitudine si rifugiò nel gioco d'azzardo per cercare di guadagnare un po 'di soldi, l'unica cosa che riuscì a guadagnare i debiti. Correva l'anno 1866 quando Dostoevskij stava per perdere i diritti d'autore. L'così decisi di fargli firmare un contratto, il quale aveva una clausola che consisteva nel consegnare 12 pagine di stampe di un nuovo romanzo, l'editore gli disse che aveva tempo fino al primo novembre per scrivere il nuovo romanzo sennò avrebbe perso i diritti sia sui libri precedenti e futuri. Dostoevskij non ci diede peso fino a quando agli inizi di ottobre ormai senza soldi e senza idee non sapeva cosa fare, i suoi amici erano disposti a scrivere il libro al posto suo, ma orgoglioso come era lo scrittore rifiutò. Allora gli propongono di assumere una stenografa che potesse aiutarlo. Assume allora la giovane stenografa ventenne Anna. Iniziano a scrivere un libro intitolato "il giocatore" nel quale Dostoevskij racconta la mania del gioco;lui detta lei scrive, i 2 parlano solo del romanzo, ma in quei 27 giorni tra punti e virgole e nascerà qualcosa nel loro sguardo. Dopo un po' la consegna del romanzo, lo scrittore vuole incontrare di nuovo Anna, per un consiglio su un futuro libro, Anna propone un'idea per un nuovo libro: può una ragazza di 20 anni innamorarsi di un uomo di 45 anni, brutto , malato.
Poi gli confessa che lei ci è riuscita, e che ha cambiato il suo parere su di lui col passar del tempo, perché a primo impatto lo definì brutto, ma man mano che trascorrevano il tempo insieme per lei ringiovaniva, perché aveva conosciuto non Dostoevskij ma Fedor. Poi ci ha raccontato di un uomo e una donna che si sposano, escono dalla chiesa e partono per il viaggio di nozze, è il giorno più felice della loro vita.Mentre guidano si guardano si dicono varie volte di essere uno più bello dell'altro, e così continuano, alcuni di noi hanno fatto un intervento dicendo che andranno a sbattere se non prestano attenzione sulla strada, o afffonderà la nave, anche se questi dettagli tragici dettagli non ci sono stati raccontati, questo accade per la teoria dello spettatore sadico, perché lo spettatore è una persona cattiva, il suo pensiero va al peggio.
Successivamente abbiamo guardato una clip del film “Psycho”
Nel quale era presente una ragazza che aveva dovuto sostare in un motel nel bel mezzo del nulla, a causa di un guasto alla macchina, questo motel era gestito da un uomo e sua madre. Abbiamo visto una scena in cui stava lavorando su alcuni fogli e successivamente si dirige verso il bagno, la ragazza ha iniziato a lavarsi, ad un certo punto è comparso un uomo che ha iniziato ad accoltellarla, e purtroppo la ragazza è morta. Il colpevole a vedere poteva sembrare una donna da come era travestito ma in realtà era il proprietario che viveva lì da solo, in quanto la mamma era morta da anni ma lui la teneva lì in una stanza perché la sua condizione mentale psicopatica, gli faceva credere che la madre era ancora in vita.
Poi abbiamo visto delle vignette sulla storia del matrimonio, e il professore ci ha mostrato come cambiando la disposizione delle vignette, la storia può diventare banale, scontata. Ad esempio se avessimo saputo già dall'inizio che l'ex della sposa aveva nascosto una bomba nel retro dell'auto, non ci sarebbe stato più l'attrazione nella storia, invece scoprendolo dopo che gli sposi si sono messi in viaggio, ha creato della suspense su quando e dove potrebbe scoppiare la bomba.
Dopo che uno degli sceneggiatori ha posto la domanda sulla crisi del settore cinematografico, il professore ci ha spiegato, che nel settore di riprese non è cambiato molto in quanto che oltre alla produzione per le sale cinematografiche, si sta dando anche attenzione alle produzione per i siti streaming che permettono la visione dei filmati su dispositivi mobili.
La crisi ci può essere stata nel settore economico della cinematografia a causa dell'avanzamento della pirateria, se il filmato, la serie è rilevata da siti legali, ci guadagna tutto il team che ha fatto parte nella composizione del film, invece se viene guardato da siti illegali il guadagno è poco. Attualmente l'unico produttore nella cinematografia è lo Stato. Lo stesso concetto è per le riviste che nel passato venivano stampate e venivano vendute in milioni di copie, ora che c'è la digitalizzazione, la maggior parte della gente tende a scaricarle online.
Poi abbiamo visto uno dei disegni realizzati dal professore che indica lo schema di un film, suddiviso in 3 atti, il primo che dura 25 minuti, il secondo dura 50 minuti e il terzo dura 25 minuti.
All'inizio avviene un incidente scatenante, che cambia la vita al protagonista, poi si passa al richiamo dell'azione ovvero il richiamo del protagonista a risolvere questo incidente, dopo l'accettazione da parte del protagonista, si ha la prima svolta della quale si passa al mondo straordinario, nel quale avverranno varie avventure per poter risolvere il caso; poi abbiamo il mid point punto in cui il protagonista capisce quale era il problema centrale e successivamente c'è una seconda svolta, dove possiamo trovare: una trasformazione, un climax (un graduale passaggio da un concetto all'altro, via via più intenso) , in questo genere di storie c'è sempre bisogno di un antagonista, non sempre un cattivo, ma un personaggio con passato complicato, che mostra cosa lo ha portato a essere così com'è. che sul protagonista.
Successivamente abbiamo visto come si realizza una sceneggiatura:
tutto il testo viene steso senza dialoghi, e tutto al presente, non si indica mai le inquadrature, si possono dare dei consigli. Ogni qualvolta che si presenta un nuovo personaggio, va scritto in grassetto.
Ogni scena va scritta con dei numeri, così è più facile riconoscerla e apportare eventuali modifiche. Quando si decide di rimuovere una scena, si scrive il numero e si affianco OMITTED. Bisogna specificare anche se la scena avviene di notte o di giorno, all'interno e/o all'esterno.
La sigla CUT TO: indica di eseguire un taglio netto tra le scene.
Successivamente abbiamo iniziato la prova della stesura di una sceneggiatura. Abbiamo discusso in quale ordine collocare gli eventi. Dopo questa lezione il professore Moliterni è riuscito a farci capire al meglio quanto bella e importante sia la sceneggiatura, tanto che alcuni di noi hanno deciso di volersi aggiungere al gruppo di sceneggiatori. È stato un vero piacere poter incontrare il professore Moliterni, ora non ci resta che iniziare a perfezionare con i suoi preziosi consigli la nostra sceneggiatura e con le nostre idee fantasiose. [ Sabrina Singh - ITE De Franchis Piedimonte Matese ]
*_ Oggi è finalmente partita la seconda azione e sono stata accettata! Farò parte del reparto! È davvero un onore per me! Oggi c'era Roberto Moliterni per parlarci sulle Teorie e Tecniche della Sceneggiatura. Ci ha spiegato cos'è l'arte della scrittura poiché noi, non accorgendoci, la usiamo spesso. Ci capita quando dobbiamo lasciarci per via messaggio o quando ci sfoghiamo con il nostro amico su WhatsApp. Io spesso lo consiglio ai miei amici di scrivere quando stanno male, libera la tua mente dal malessere. Ci ha fatto analizzare il mio film preferito di Tim Burton (Batman: Il ritorno) per farci, capire nel dettaglio, le scene di quel film. Ci ha mostrato anche uno schema simpatico e ci ha dato dei consigli su come lavorare. Ora meglio che vada, ci vediamo!
[Francesca Capozzoli , 3I , Linguistico ESABAC Amaldi]