D_AL_15.12.22

*_ Il cinema è oggi conosciuto e riconosciuto come una forma d'arte che riesce a penetrare negli abissi dell'animo umano. Storicamente nasce dall'evoluzione e dal perfezionamento delle tecniche fotografiche nella seconda metà dell'Ottocento, quindi, nel pieno della seconda rivoluzione industriale, che si caratterizza dall'unione di due importanti variabili: la scienza e la tecnica. Ha origine, quindi, dal desiderio molto ambizioso di non solo di poter catturare le immagini e la realtà mediante la fotografia ma anche di proiettare e di riprodurre le suddette immagini su uno schermo. Infatti, etimologicamente deriva dal greco dai termini: “luce” e “movimento”. Inoltre, è interessante osservare che la parola “luce”, da cui, tra l'altro, deriva anche “foto”, si ripete anche nel cognome di quelli che sono considerati i padri fondatori del cinema: i fratelli Lumière. La prima pellicola che venne proiettata al Grand' Café di Parigi, il 28 dicembre del 1895, fu L'uscita dalla fabbrica Lumière che descriveva il personale delle officine Lumière che termina di lavorare. Oltre a ciò, quando venne proiettato l'ingresso del treno in stazione: l'effetto realistico fu tale che gli spettatori furono presi dal panico e fuggirono temendo di essere investiti dal treno stesso. È, però, paradossale che gli stessi creatori, i fratelli Lumière, definirono il cinema come “un'invenzione senza futuro”, quando, poi, negli anni a seguire divenne l'arte più amate dalle masse. Ricordiamo cineasti come Georges Méliès, l'inventore del primo film fantascientifico “A Trip to the Moon”, Charlie Chaplin che ha rivoluzionato il panorama cinematografico del Novecento. Però, dietro una manovella che girava e che gira tuttora sono presenti i veri “motivi” del cinema, che non riguardano solamente l'espressione artistica dell'autore ma anche il desiderio di divulgazione, ma ciò che lo rende, invece, un'invenzione del tutto rivoluzionaria: è la sua universalità, dato che le tecniche di riproduzione furono utilizzate ed applicate in tutte le scienze dette empiriche. Personalmente, considero questa forma d'arte non solo come un intrattenimento fine a sé stesso ma come un qualcosa che può scuotere, raccontare e anche “educare” lo spettatore. Infatti, è capace di rappresentare, come uno specchio, l'evoluzione dei movimenti culturali e sociali che sono, poi, le basi dei futuri mutamenti. che non riguardano solamente l'espressione artistica dell'autore ma anche il desiderio di divulgazione, ma ciò che lo rende, invece, un'invenzione del tutto rivoluzionaria: è la sua universalità, dato che le tecniche di riproduzione furono utilizzate ed applicate in tutte le scienze dette empiriche. Personalmente, considero questa forma d'arte non solo come un intrattenimento fine a sé stesso ma come un qualcosa che può scuotere, raccontare e anche “educare” lo spettatore. Infatti, è capace di rappresentare, come uno specchio, l'evoluzione dei movimenti culturali e sociali che sono, poi, le basi dei futuri mutamenti. che non riguardano solamente l'espressione artistica dell'autore ma anche il desiderio di divulgazione, ma ciò che lo rende, invece, un'invenzione del tutto rivoluzionaria: è la sua universalità, dato che le tecniche di riproduzione furono utilizzate ed applicate in tutte le scienze dette empiriche. Personalmente, considero questa forma d'arte non solo come un intrattenimento fine a sé stesso ma come un qualcosa che può scuotere, raccontare e anche “educare” lo spettatore. Infatti, è capace di rappresentare, come uno specchio, l'evoluzione dei movimenti culturali e sociali che sono, poi, le basi dei futuri mutamenti. considera questa forma d'arte non solo come un intrattenimento fine a sé stesso ma come un qualcosa che può scuotere, raccontare e anche “educare” lo spettatore. Infatti, è capace di rappresentare, come uno specchio, l'evoluzione dei movimenti culturali e sociali che sono, poi, le basi dei futuri mutamenti. considera questa forma d'arte non solo come un intrattenimento fine a sé stesso ma come un qualcosa che può scuotere, raccontare e anche “educare” lo spettatore. Infatti, è capace di rappresentare, come uno specchio, l'evoluzione dei movimenti culturali e sociali che sono, poi, le basi dei futuri mutamenti. [Nacca Andrea Francesco 5° ITE “V. de Franchis”]

 

*_ Oggi si è svolta la prima lezione della storia del cinema in presenza con un docente di Reggio Calabria che ci ha illustrato e fatto vedere dei video delle prime pellicole e delle prime scenografie finte. [CATERINA RICCIARDI classe 5 AT dell’ITES LEONARDO DA VINCI SMCV]

 

*_  Caro diario, Oggi c'era un ospite. Era il professore Minuto. Col suo discorso dei cinema mi ha molto sorpresa. Non pensare che i film si possono collegare alle emozioni di noi esseri umani. Ci ha anche detto la differenza tra Multisale e Multiplex nei cinema e quali sono i più gettonati. Però, io credo di più al mono sala. Ho contatti con il proprietario di un cinema a un mono sala che guadagna molto bene! Si trova a Gianola (Formia, LT) ed è “L'Arena Santo Janni”. È un cinema all'aperto davvero carinissimo! Io amo davvero tanto i cinema, infatti ho molto a cuore l'argomento “cinema vs streaming”.Okay, con lo streaming hai tutti i film a casa tua ma vogliamo paragonarlo con l'emozione di stare disponibile in un vero cinema coi tuoi amici? Non credo. Mi ha davvero strabiliata il fatto che non sono neanche passati 2 secoli alla nascita del cinema! Dobbiamo ringraziare i fratelli Lumière per questa nascita. Ci ha mostrato i film creati dai fratelli Lumière, di George Melier e di altri grandi artisti del cinema di quei tempi. È stato super interessante! Però, il mio film preferito era quello dei fratelli Lumière su Napoli 1898. Comunque ho consegnato i disegni creati per Fulvio, spero gli piacciano! Ora scappo, ci vediamo alla prossima! [Francesca Capozzoli, classe 3I Linguistico ESABAC]